L’escursione al Lago Nero dell’Abetone è uno dei grandi classici dell’escursionismo sull’appennino Tosco Emiliano.
In una zona bellissima e verdeggiante, l’escursione si sviluppa tra le meravigliose foreste che fanno parte del complesso forestale dell’Abetone, in Toscana.
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Si tratta di un’escursione adatta a tutti purché abbastanza in forma. Il dislivello da coprire è di circa 400 metri quindi niente di troppo impegnativo.
Dove parcheggiare
Il Lago Nero si trova in Val Sestaione, nella zona dell’Abetone. Ancora in provincia di Pistoia ma a poche centinaia di metri dall’Emilia Romagna e in particolare dalla Val di Luce, una delle zone sciistiche più belle e panoramiche del comprensorio dell’Abetone.
Il trekking al Lago Nero inizia da un grande spiazzo dove si parcheggia comodamente.
Fino a qualche decennio fa infatti questa zona era il punto di partenza degli impianti sciistici del comprensorio di Campolino, oggi smantellati.
Guidando da Pistoia verso la località sciistica dell’Abetone, ci sono due strade per arrivare al punto di partenza dell’escursione:
- una passa dalle località di Pian degli Ontani e Pian di Novello; si tratta di una stradina montana molto particolare ma più lunga e tortuosa.
- l’altra strada, quella che vi consiglio di percorrere, è la statale principale che porta all’Abetone. Poco prima di arrivare all’Abetone, in località Fontana Vaccaia, si imbocca la strada sulla sinistra che ci porta in Val Sestaione (è la stessa che passa da Pian degli Ontani e Pian di Novello ma imboccata nel senso opposto).
Dopo poco più di un chilometro prendete un bivio sulla destra e circa dopo un altro chilometro sarete arrivati.
Fate attenzione in questo ultimo tratto, specialmente quando passerete su un ponticello che vi fa entrare nel vero e proprio spiazzo dove parcheggerete: l’asfaltatura non è manutenuta e sono presenti buche molto profonde.
Potete lasciare la macchina qui; da qui inizia l’escursione al Lago Nero dell’Abetone.
Percorso dell’escursione al Lago Nero
Si inizia a camminare sulla strada forestale che inizia alla fine dell’ampia area in cui è possibile parcheggiare. L’escursione al Lago Nero dell’Abetone si sviluppa inizialmente su questa ampia strada forestale che attraversa il torrente Sestaione (infatti tutto il percorso ed anche il Lago Nero si trovano in Val Sestaione), che in questa zona è poco più di un ruscello.
Il torrente si attraversa due volte, la seconda con i piedi sulle rocce a pelo d’acqua che, a seconda della portata, potrebbero essere bagnate, quindi fate attenzione.
In seguito inizia la salita vera e propria, impossibile sbagliare, si prosegue sempre seguendo la strada forestale che diventa veramente pendente fino a quando si arriva alla Casetta dei Pastori, un piccolo edificio con fontanella, tavoli all’aperto e griglie in una piccola e incantevole radura. L’edificio è un rifugio non custodito e solitamente è chiuso.
Procedendo nella nostra escursione la strada si presenta decisamente in salita. La zona è ricca di rivoli d’acqua e sorgenti ed è molto probabile che dobbiate fare qualche passo in zone fangose, che sono comunque spesso aggirabili facilmente.
Si prosegue sempre sulla strada forestale che si presenta sempre più accidentata fino a quando, seguendo le indicazioni per il Lago Nero, si lascia la strada forestale per prendere un sentiero segnalato non troppo visibile sulla sinistra.
Il sentiero si inerpica in un bosco di faggi con una bella pendenza: si procede risalendo il versante della montagna sempre seguendo le marcature CAI bianche e rosse del sentiero. Dopo circa 10 minuti le piante si diradano.
Una volta raggiunto il punto in cui la vegetazione finisce si procede in mezzo a piante di mirtilli seguendo l’unico grande sentiero ben visibile, che tende verso destra e che, in pochi minuti, ci conduce al Bivacco del Lago Nero.
Oltre il bivacco, circa 15 metri più in basso, si trova il Lago Nero del’Abetone, in Val Sestaione.
Rifugio del Lago Nero dell’Abetone
Il Rifugio/Bivacco del Lago Nero è basso e lungo e in estate è aperto il Sabato pomeriggio e la Domenica.
Quando è aperto è possibile rifocillarsi con una fetta di torta e un caffè o altre pietanze preparate dai ragazzi del bivacco.
Sono presenti 16 posti letto in un’unica grande camerata ed è presente una cucina. In inverno non c’è l’acqua corrente. Essendo un bivacco e non un rifugio, c’è sempre un ricovero con 4 posti letto da utilizzare in caso di emergenza, ma è importante notare che non è presente un focolare per scaldarsi.
In inverno non è raro che il bivacco sia letteralmente sepolto dalla neve, infatti si trova proprio sotto la piramide finale dell’Alpe Tre Potenze, la cima più alta della zona e oltre la quale si trova la Val di Luce, una bellissima zona sciistica.
Volendo si può proseguire risalendo il pendio dietro il bivacco guardando verso destra con il bivacco alle spalle, si arriva ad una forcella dalla quale si accede alla Val di Luce.